Mamme sotto stress: problemi di concentrazione
Molto probabilmente interrogandoti troverai che non conosci nessuna mamma, soprattutto al suo primo bambino, che non sia stressata, ovviamente con diversi gradi. E’ classica la depressione che sopravviene dopo il parto, ben conosciuta anche in ambito medico e che non deve essere trascurata. Lo stress porta a molti diversi problemi personali per le mamme, tra i quali anche problemi di memoria e di concentrazione.
I problemi delle mamme
Le Mamme sono sempre molto pressate dai nuovi impegni, notevoli, riguardanti il nuovo nato che si sommano a quelli già precedenti. A questo si somma il senso di inadeguatezza che tanto frequentemente colpisce le neo mamme, il timore di non essere all’altezza dei nuovi compiti, del nuovo ruolo.
Questo porta già da solo alla tanto temuta depressione post partum che è una condizione non necessariamente presente in tutte le mamme ma in larga parte di loro. Gli impegni in casa, i lavori domestici, gli impegni lavorativi, l’accudimento del bambino peggiorano ovviamente la condizione della mamma.
Come aiutare le mamme
Il primo intervento da mettere in atto per ridurre il forte stress che le mamme si trovano a sopportare consiste nell’alleggerirle in alcuni loro compiti. Perché non provvedere a fare pulizie in casa mentre lei accudisce il bambino oppure andare a fare la spesa concedendole un attimo di riposo e di svago ad esempio su piattaforme di casino online adatti per dispositivi mobile, cucinare, insomma, ogni cosa che farebbe la mamma e che può fare il partner è più che utile.
Lo stress porta la mamma ad avere anche problemi fisici che si traducono in malfunzionamenti organici, anche a carico del cervello che perde capacità di memoria e di concentrazione.
Fluttuazioni della memoria e della concentrazione possono colpire chiunque ed è perfettamente normale, ancora di più può colpire la mamma. L’allattamento peggiora ulteriormente il quadro poiché il corpo della mamma è depauperato di molte sostanze, soprattutto sali minerali e vitamine che causano un ancora maggiore problema nelle facoltà mentali.
L’alimentazione delle mamme
L’alimentazione ha un ruolo di primaria importanza per il benessere della mamma: i medici consigliano il consumo di almeno cinque porzioni di frutta e verdura tutti i giorni.
Questo perché gli antiossidanti contenuti in frutta e verdura contrastano l’invecchiamento cellulare e favoriscono il miglior funzionamento delle stesse. Frutta e verdura, inoltre, sono ricche di sali minerali e vitamine che spesso nell’organismo delle mamme sottoposte a stress diventano carenti.
Ovviamente sulla capacità di memoria e di concentrazione incidono fortemente anche cattive abitudini come il consumo di alcool e droghe ma anche l’assunzione di alcuni farmaci che il medico può averti prescritto.
Per questo la cosa importante da fare è consultare il medico che potrà valutare attentamente la situazione e apportare modifiche alla terapia mentre ti consiglierà per il meglio al fine di recuperare queste capacità intellettive.
L’aiuto degli integratori
Per aiutare la mamma a recuperare al massimo memoria e concentrazione possono essere utili alcuni integratori. Particolarmente utili in questo senso sono le vitamine idrosolubili del gruppo B e le vitamine di pro-ormoni idrosolubili del gruppo D.
Servono anche altre vitamine come quella A, C ed E che si trovano negli integratori ma anche in frutti e ortaggi quali i pomodori, broccoli, agrumi, frutti di bosco, albicocche, anche quelle essiccate, frutta secca quali le noci e le nocciole ma anche nelle mandorle.
Estremamente importante, quindi, alimentarsi correttamente soprattutto con questi cibi e assumere gli integratori se proprio non riesci a seguire questa alimentazione ma devi considerare che è sempre meglio preferire i cibi piuttosto che prodotti sintetizzati che, oltretutto, costano di più e sono meno piacevoli.
A parte le indicazioni relative all’alimentazione che abbiamo dato, per non sbagliare, devi tenere conto che le sostanze che ti servono si trovano negli alimenti di colore giallo e arancione ma che devono essere integrati con pesce azzurro, particolarmente ricco di vitamine del gruppo D ma anche nel latte e derivati e nelle uova.